Draghi: Unione Mercati dei Capitali

Proporrà “cooperazione rafforzata” nel rapporto su competitività

Per realizzare l’Unione dei Mercati dei Capitali UE è necessaria “cooperazione rafforzata” tra gli Stati membri. È quanto ha suggerito l’ex premier italiano ed ex presidente BCE Mario Draghi, in un discorso tenuto oggi a La Hulpe, nei pressi di Bruxelles, in occasione di una conferenza di alto livello sul “Pilastro europeo dei diritti sociali” ospitata dalla presidenza belga Consiglio dell’UE.

Il Presidente Draghi ha presentato “Il progetto e la filosofia, per come si stanno delineando” della relazione sulla competitività europea che la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen gli ha chiesto di preparare e che sarà presentata al Consiglio UE dopo le elezioni di giugno.

L’ex primo ministro italiano ha spiegato che ci sono ‘tre aree’ che richiedono un intervento urgente: un’economia europea di dimensione continentale, non divisa tra gli Stati membri, in modo che i Paesi economicamente rivali agiscano come un’unica entità; agire insieme per i beni e gli obiettivi comuni che vanno a vantaggio di tutti ma che nessun Paese può raggiungere da solo, come i mercati energetici integrati, l’unificazione dei Mercati dei Capitali nazionali; garantire le forniture essenziali di risorse e materie prime.

“Questi tre pilastri, ha osservato il Presidente Draghi, ci impongono di riflettere profondamente su come vogliamo organizzarci, su cosa vogliamo fare insieme e su cosa vogliamo mantenere a livello nazionale. Ma data l’urgenza delle sfide che dobbiamo affrontare, non possiamo permetterci il lusso di rimandare le risposte a tutte queste domande chiave alla prossima revisione del Trattato UE”.

“Per garantire la coerenza tra i diversi strumenti politici, dovremmo essere in grado di sviluppare nuovi strumenti strategici per il coordinamento delle politiche economiche. E se ciò si rivelasse impraticabile, dovremmo essere pronti a prendere in considerazione consultazioni con alcuni dei nostri Stati membri in casi specifici”.

Ad esempio, il Presidente Draghi ha sottolineato che “una cooperazione rafforzata sotto forma di un ‘ventottesimo regime’ (un regime diverso da quelli nazionali, coordinato a livello europeo, per cui uno Stato membro potrebbe optare, ndr) potrebbe essere una strada da percorrere per l’Unione dei Mercati dei Capitali per mobilitare gli investimenti”. E ha concluso: “Ma credo che forse dobbiamo sempre lavorare insieme per aumentare la coesione politica UE”.

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